Crisi di coppia: istruzioni per l’uso

Coppia: come affrontare una crisi

In questo articolo cercherò di spiegare come una coppia può arrivare a gestire un momento di crisi. Prima di arrivare a questo affronteremo degli argomenti preliminari che ci aiuteranno ad entrare meglio nell’argomento.

Partiremo dal distinguere le fasi che la coppia attraversa da quando si forma fino alla sua evoluzione e sviluppo nel corso del tempo. Una volta compreso quali sono le fasi della coppia, passeremo a comprendere quali sono gli elementi su cui lavorare per poter affrontare una crisi di coppia durante una terapia.

Partiamo!

1.Le fasi della coppia

Ognuno di noi ha un bisogno innato a ricercare dei legami di attaccamento ed è proprio questo bisogno che porta alla “nascita della coppia”. Nonostante questa tendenza, la coppia va incontro a dei momenti di criticità, che possono essere il passaggio dall’innamoramento all’amore, l’inizio della convivenza, la nascita di un figlio, ecc

Ogni coppia è una coppia a sé, ma possiamo rintracciare degli elementi comuni dati dal fatto che ognuna attraversa delle fasi.

La prima fase è quella dell’innamoramento, in cui prevale la componente emotiva e dura tra i 18 mesi e i 3 anni. In questa fase l’altro viene idealizzato e noi veniamo accettati per come siamo.

La fase successiva è quella dell’impegno, in cui i due partner si scelgono reciprocamente. In questa fase convivono ragione ed emozione.

Dopo che i due partner si sono impegnati reciprocamente nella relazione possono andare incontro a delle crisi (e qui siamo in un’altra fase). Durante la crisi di coppa è importante comprendere come ciascuno dei due partner percepisce il problema che la coppia sta vivendo.

La coppia può attraversare tanti tipi di crisi; come accennavo prima può trattarsi, ad esempio del passaggio dall’innamoramento all’amore, dell’inizio della convivenza o della nascita di un figlio. Una delle crisi a cui può andare incontro di frequente la coppia è quella del tradimento; spesso l’avventura è una modalità che consente di rimettersi in contatto con parti di sé. Il superamento della crisi richiede di mettere a fuoco le emozioni dei due partner (dolore e possibile vergogna/colpa). Per superare questa crisi la coppia avrà bisogno di tempo. Altra crisi è la separazione. A volte il percorso di terapia porta alla separazione che fa comunque parte del percorso quando la relazione non potrebbe comunque continuare.

2.Come affrontare una crisi di coppia: la terapia

Se pensi di vivere un momento di crisi con il tuo partner e hai difficoltà, potrebbe essere giunto il momento di iniziare una terapia per affrontare la crisi di coppia.

Primo Step: formulazione degli obiettivi della terapia. All’inizio vanno definiti insieme gli obiettivi della terapia. Va compreso se gli obiettivi dei due partner sono compatibili e vanno riformulati.

In secondo luogo vanno comprese le dinamiche relazionali della coppia. Nelle relazioni di coppia tendiamo a mettere in atto degli “schemi”, ossia delle dinamiche che si sono formate in base alle nostre esperienze relazionali precedenti. Lo scopo della terapia di coppia è mettere in luce queste dinamiche disfunzionali;è necessario diventare consapevoli delle modalità di interazione negativa tra i partner (es. uno attacca e l’altro fugge).Un’altra dinamica relazionale è quella della dipendenza affettiva che ha la sua origine da un tipo di attaccamento insicuro ambivalente durante l’infanzia. In questa forma di legame di attaccamento il bambino sacrifica se stesso, mentre dà attenzioni al genitore.

Inoltre, è fondamentale far emergere le emozioni, che hanno un valore adattivo e orientano i nostri comportamenti. Dietro i conflitti di coppia si nascondono dei bisogni emotivi insoddisfatti; è importante acquisire consapevolezza delle emozioni che stanno alla base delle dinamiche relazionali.Dietro la manifestazione di rabbia e lamentele può nascondersi un senso di abbandono/solitudine ecc.. Faccio un esempio. Una frase del tipo: “Tu lavori sempre”, può voler significare: “io mi sento trascurata”. Oppure: “Tu non mi aiuti con i bambini” può significare: “Ho paura di non essere una buona madre”.Quando emergono le emozioni “nascoste”, l’altro partner sarà più disponibile al confronto.Il passo successivo sarà quello di instaurare nuove modalità di interazione, imparando al contempo ad esprimere i propri bisogni ed emozioni.

Un punto importante che mi preme sottolineare è che non sempre e non necessariamente la terapia di coppia deve avere l’obiettivo di riavvicinare i due partner. La terapia di coppia può essere l’occasione per un ricongiungimento, così come di una separazione, quando questa si prospetta come la soluzione migliore.

Riassumendo nella crisi di coppia vengono minacciati i bisogni legati all’attaccamento. Un ruolo chiave è svolto dalle emozioni. È necessario mettere in luce i bisogni emotivi insoddisfatti da cui derivano dinamiche relazionali disfunzionali. La terapia di coppia:

  • mette in luce bisogni emotivi insoddisfatti
  • fa emergere le emozioni sottostanti. Dietro la rabbia può nascondersi la paura, ad esempio.
  • Permette di lavorare sul modo di relazionarsi (come accennavo sopra un partner ad esempio attacca, l’altro si ritira). In questo modo ci consente di comprendere come ci si relaziona con l’altro e di modificare il modo di relazionarsi.

La terapia di coppia diventa un’”esperienza emozionale correttiva” in cui ciascuno dei due partner inizia a vedere l’altro in diverso modo. Entrambi iniziano ad esprimersi in termini di emozioni:

Partner 1: “Io mi sento ….”

Partner 2: “Io mi sento….”

Gran parte del lavoro si svolge ovviamente sul versante della comunicazione: imparare a comunicare in modo efficace per far sì che le crisi possano trasformarsi in opportunità per la coppia di evolvere e migliorare.

Ricordiamoci che il bellissimo fiore di loto nasce dal fango. Dal negativo possiamo trarre sempre il Meglio. Spero tu possa fare tesoro di questo suggerimento e che tu lo possa portare con te nei momenti di sconforto. A presto!

Dott.ssa Luisa De Marco

Psicologa Psicosessuologa

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